lunedì, gennaio 22, 2007

Questa è la storia di un giovane ragazzo di Palermo che usa (e abusa) il suo strumento in modo magistrale e fortunatamente, per tutti coloro che ascoltano le sue composizioni, con una tecnica poco ortodossa.
Questa è la storia di chi solitamente si fonde con il proprio strumento, gli attribuisce un' anima, a volte adirittura un nome.
Giovanni Sollima passa da Milano e incanta la Scala. Incanta anche me, anche se abituato a vederlo muoversi sul palco già da un pò (Aquilarco).
L'unica parola che mi viene in mente per descrivere le sue composizioni è... bis.

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

sei andato a sentirlo, belloooo! e la tua felicità trasuda da ogni parola. complimenti :)

22/1/07 13:26  
Blogger pedronline said...

è grande. fa parlare lo strumento un pò come Hendrix. Tra le altre cose, infatti, ha scritto la partitura per 2 violoncelli di Purple Haze.

23/1/07 18:51  
Blogger Myrea said...

Ops! Non lo conosco...

24/1/07 10:42  
Blogger pedronline said...

male. ti consiglio Aquilarco.

24/1/07 11:28  
Blogger Myrea said...

Ti ho scelto per partecipare a un MEME. In pratica, devi scrivere 5 cose che ti riguardano e che pochi sanno. A tua volta poi dovrai invitare altri 5 bloggers.
Sul mio blog trovi un post in merito.

24/1/07 14:00  
Blogger pedronline said...

http://www.eriadan.it/index.php?paged=3
vorrei che rispondesse Paolo (eriadan)... nella vignetta del 18.
scusa ma le odio.

24/1/07 18:20  

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